SALVIAMO ALTILIA E LA CULTURA DEL MOLISE !
Come ha dimostrato l’inchiesta della trasmissione “ AMBIENTE ITALIA” andata in onda ieri in rete nazionale, la sola ipotesi di realizzare impianti eolici in prossimità della città romana di ALTILIA a SEPINO (CB) lascia sconcertati tutti.
E’ inimmaginabile che per trenta danari un luogo che custodisce uno dei siti archeologici più interessanti a livello nazionale debba essere snaturato nei propri tratti paesaggistici per via della realizzazione di pale eoliche gigantesche a qualche chilometro di distanza.
Il Molise oltre che eminenti studiosi nazionali deve fermare questo progetto, proporre una diversa localizzazione all’impresa committente, salvaguardare la propria storia, difendere ALTILIA e la Valle del Tammaro, non compromettere lo sviluppo del Parco Regionale del Matese già operativo nella confinante Campania e aiutare le amministrazioni comunali interessate a reperire in altra maniera le piccole somme che gli deriverebbero dall’entrata in funzione delle pale eoliche.
Oggi proporremo nell’assemblea popolare di San Giuliano del Sannio di costituire un COMITATO PER LA DIFESA DELLA VALLE DEL TAMMARO aperto a tutte le associazioni, ai cittadini e alle amministrazioni che intendono evitare l’installazione di centrali eoliche nell’area.
Il Comitato esaminerà quale prima proposta concreta di lavoro la possibilità di chiedere al Presidente della Giunta Regionale, On. Michele Iorio, una moratoria nel rilascio di autorizzazioni per nuovi impianti eolici in Molise fino alla definitiva approvazione del Piano Energetico Regionale.
E’ opportuno che nel Piano vengano individuati gli effettivi fabbisogni energetici della nostra regione, la capacità produttiva vigente con gli attuali impianti e quindi l’eventuale necessità di aumentare ancora tale potenziale produttivo. Il Molise non può diventare terra di conquista per società che vogliono realizzare profitti ingenti a danno del nostro territorio.
Altre regioni come la Puglia hanno autonomamente stabilito di darsi una moratoria propedeutica all’approvazione o all’aggiornamento del loro Piano Energetico. Chiediamo che la stessa cosa si faccia in Molise dove in tutti i casi ai sensi della vigente normativa la Giunta Regionale prima di rilasciare autorizzazioni in aree confinanti con altri territori deve preventivamente acquisire i pareri dei comuni, province, comunità montane, enti e regioni interessate.
Ma al di là dei tecnicismi c’è da reagire con efficacia e determinazione a salvaguardia del migliore patrimonio archeologico molisano esistente e c’è da impegnarsi su un diverso modello di sviluppo che sappia valorizzare i beni culturali e ambientali trasformandoli in opportunità capaci di offrire lavoro e reddito alla nostra gente.
Campobasso, 2 ottobre 2005
Il Segretario Generale
Michele Petraroia