«Ai 26 di Luglio del 1805 alle ore due e mezza della notte, giorno di S. Anna, avvenne un fortissimo terremoto, avendo mandato a terra buona parte degli edifizi, case chiese campanili ed il monistero, per cui tutta la gente fu costretta ad uscir fuori dall'abitato e dormire a ciel sereno per sei giorni, non potendosi celebrare messe per mancanza di chiese; e restarono morte sotto le macerie tutte le seguenti persone, parte delle quali scavate furono seppellite e parte restarono sotto le stesse rovine, non essendosi potute scavare a cagione dei pericoli, che minacciavano gli edifizi caduti.
1. Don Stanislao Severino.
2. Veneranda Mastropaolo, moglie di Filippo Capozio,
3. Aniceto Luigi Capozio di Francesco,
4. Giovanni Passarelli,
5. Pietro Di Rago,
6. Emilia di Toto sua moglie,
7. Gioacchino Santella,
. Anna Maria Santella,
9. Anna Felice Panzera,
10. Anna Santella,
1. Andrea Tatta,
12. Lucia Martino,
13. G. Antonio Zilembo,
14. Carmela Di Maria,
15. Andrea Santella,
16. Giuseppe Mangio,
17. Rosaria Zilembo,
18. Cesarea Martino,
19. M.G. Antedomenico,
20. Antonio Panzera,
21. Maddalena Rignano,
22. Carmela Passarelli,
23. Maria Gabriele Granata,
24. Alberto Granata,
25. Angiola Maria Ciaccia,
6. Domenico Antonio Fratino,
27. Maria Maddalena Fratino.
Dal libro su Jelsi di Vincenzo D’amico