Giovedi 8 agosto 2017, all`eta`di 80  a Norwalk ct, si spegneva Joe Valiante.

Si  è spento in pace, a casa sua, circondato dall`affetto dei suoi familiari. Joe è nato a Norwalk, il padre Gennaro Valiante,( Pasqualone). La madre Maria Mastrolillo, nata negli stati uniti da genitori Jelsesi. Joe lascia nel più profondo dolore la moglie Sally, sposati da 59 anni, i tre figli, Theresa , Lisa  e Joe Junior   con i rispettivi mariti e moglie  e i  9 nipoti.  La sorella Pietronilla con i rispettivi figli e nipoti.

Joe era membro dei CAVALIERI DI COLOMBO, era Grande Fratello per le olimpiadi Speciali, amava molto il suo orto, pollice verde d`eccezione. Amava caccia e pesca ma la sua grande specializzazione era la raccolta dei funghi. Grande lavoratore, falegname raffinato, con la sua ditta JOE VALIANTE COSTRUCTION.  HA RINNOVATO CENTINAIA DI CASE a Norwalk e dintorni.  Dalla sua nascita, Joe ha fatto sempre parte del Club di  Sant`Anna di Norwalk, ha ricoperto tutte la cariche. Anche se in tardi età, quando ha scoperto il legame che lo univa a Jelsi, immancabilmente  ogni anno, durante la sua visita, portava con se familiari ed amici  a far conoscere la terra di suo padre. A Jelsi ha ancora una cugina di primo grado, Concetta Tatta Codipietro e tutti i Pasqualone e Angelelle, cugini di secondo e terzo grado.

Joe sentiremo la tua mancanza,

Grazie anche per il generoso contributo che periodicamente hai dato, per salvaguardare il nostro bagaglio culturale e le nostre tradizioni.

Gennaro Panzera


Lettera Joe Valiante inviata dal Comune:

Alla famiglia di Joe, Sally la moglie, Teresa, Lisa e Joe junior i figli.

Cari, a voi va un abbraccio di condivisione di dolore da parte del sottoscritto e di tutta l’Amministrazione comunale.

Joe non c’è più, ma lo portiamo nella nostra memoria.

A lui dobbiamo molto.  È stato tra quelli che assieme ad altri jelsesi è riuscito a mantenere viva la figura di Sant’Anna negli Stati Uniti e il legame tra gli Jelsesi, raccogliendo adesioni, preoccupandosi della Festa a Norwalk, promuovendo manifestazioni. 

Con il suo modo bonario e positivo di vedere le cose è riuscito ad accumulare tante energie che ha trasferito non solo al Club ma anche a Jelsi, il paese d’origine dei suoi avi, dove ha promosso l’acquisizione e la realizzazione di diverse strutture pubbliche.
Joe, pur nascendo in America, l’abbiamo sentito sempre jelsese. Nel corso degli anni, è stato un esempio mirabile di attaccamento e di appartenenza, partecipando attivamente, stimolando le associazioni e promuovendo le iniziative che hanno rinforzato quel senso di Comunità jelsese presente in tutto il mondo.
A lui va il nostro grazie profondo. Riconosciamo nelle sue azioni e nella sua umanità l’uomo fautore e padre di una cultura a cui, pur essendo lontani, tra le attuali disgrazie del Venezuela, tra gli interessi economici del Nord-America, o tra le sconfinate terre d’Australia o della Pampas argentina, si può appartenere. Perché le azioni, i legami, le radici, i nomi e le preghiere ci legano alla storia e ai destini della nostra Jelsi come in un intreccio di  grano

Il Sindaco Salvatore D'Amico

 

In ricordo di Joe Valiante, nato in America ma profondamente Jelsese e italiano.

Joe Valiante era il ponte, il collegamento, l’architrave dei nostri rapporti con l’America. Joe aveva costruito un impalcatura solida, formidabile. Con Joe ci sentivamo sicuri e compresi.  Joe aveva un carattere forte, puntuale, capace di far prevalere sempre la razionalità sull’emozione, di mantenere intatto l’equilibrio, lavorava con intelligenza e umiltà che sono le vie maestre della verità e della libertà. Joe amava le radici profonde delle sue origini, onorava le tradizioni culturali, artistiche e gastronomiche di Jelsi e Italiane. La pazienza umile, l’intelligenza creativa e l’abilita manuale di Joe né facevano un uomo di stile rinascimentale. Joe era non solo un “ponte geografico” tra Jelsi e South Norwalk, ma anche il ponte spirituale e generazionale tra i pionieri arrivati in America alla fine dell’800 e le terze quarte generazioni dopo il 2000. Un Ponte tra i pionieri, gli eroi che affrontarono l’ignoto e le ultime generazioni affacciate sul futuro. Joe si occupò negli anni cinquanta del secolo scorso di aiutare, con gli emigrati di allora, Jelsi e i Francescani a ricostruire il Convento e la Chiesa di Santa Maria delle Grazie: opera che ha aiutato centinaia di orfani e ragazzi in difficoltà a causa della guerra. Joe partecipò con altri Jelsesi d’America alla realizzazione dell’altare di Sant’Andrea con fondi del St. Ann Club. Joe contribuì negli anni 60 alla realizzazione della nuova statua di Sant’Anna. Le collette annuali destinate a Jelsi vedevano Joe sempre tra i promotori. Joe si occupò del progetto e del finanziamento della Traglia, monumento alla Civiltà contadina. Prima ancora nel 2003 a Montreal Joe partecipò alla costituzione del Comitato Internazionale Jelsi 2005 che promosse e preparò  gli eventi del Bicentenario della Festa del Grano in onore di Sant’Anna insieme a tutte le Associazioni, Comitati e Istituzioni Jelsesi nel mondo. Joe sosteneva le iniziative delle Associazioni Culturali di Jelsi come Sant’Anna e San Amanzio. Joe diede un contributo notevole alla ristampa dello Statuto dei Cittadini Jelsesi del 1908 come alla rivista Jelsi e suo territorio. Uno degli ultimi apporti di Joe alla Comunità di Jelsi è stato la realizzazione dei quadri della Via della Luce a decoro della Chiesa Madre. Joe era membro della associazione St. Ann Club, dove ha ricoperto molte posizioni di rilievo e organizzato innumerevoli momenti conviviali favorendo l’unione e la solidità della Comunità. Nel 2014 Joe promosse con il St.Ann Club di South Norwalk il grande evento del centenario fondativo a cui parteciparono gli Jelsesi di ogni parte del Mondo. Joe lascia una grande eredità di amore e attaccamento alle sue origini che noi e le generazioni future dovremo accogliere, custodire e moltiplicare. Grazie grande Joe.

 
Comitato sant'Anna e san Amanzio

 

Nota di cordoglio del consiglio regionale del Molise