Frank Pavan a Jelsi

 

 

Jelsi 4 maggio 2016

Ieri e oggi è stato reso un vibrante omaggio  alla cittadina di Sant'Anna del Grano dalla "leggenda della musica" Frank Pavan (originario di Jelsi per via Materna (Padulo, Mirolla), compositore e direttore d'orchestra, grande protagonista musicale della nostra comunità molisana e italiana di Montreal. A condurlo a Jelsi sono stati  Nick Di Tempora (Mapei Corporation) e Joe Panzera (CIOT) .

Frank appartiene alla terza generazione dei Pavan, provenienti da Udine in Friuli Venezia Giulia. Suo padre Mario era chitarrista e sua madre Concetta, melomane. Entrambi lo hanno sempre incoraggiato a sviluppare  l'interesse per la musica offrendogli la prima fisarmonica per i suoi 9 anni. A 13 anni Frank vinse il primo premio al concorso per dilettanti talentuosi di Billy Monroe, sulle onde di CKVL. Andò a perfezionare le sue conoscenze a New York con Joe Bivano, musicista di reputazione internazionale. Poi a Montreal ricevette anche le preziose nozioni di Toni Micheletti. 

La lunga e difficile ascesa di Pavan cominciò  quando, verso la fine degli anni '40 si unì ad un quartetto che suonava al St-Hubert Spaghetti House. Nel 1971 fondò il suo gruppo: Musik Pavork, The Frank Pavan Orchestra. I ritmi della polka, foxtrot, java, swing, tango, blues, musica classica e tanti altri ritmi non hanno più segreti per la sua orchestra formata da 6 a 17 musicisti secondo la richiesta e il tipo di avvenimento. Nel corso della sua carriera Frank ha avuto la fortuna di esibirsi davanti al Principe Ranieri e alla principessa Grace di Monaco, a Rose Kennedy, Pierre Elliot e Margaret Trudeau, Brian e Mila Mulroney e altri ancora. Ha effettuato diverse tournée internazionali e le serate di Gala più importanti di Montreal erano sempre accompagnate dalla sua orchestra, compresa l'apertura di Place Ville Marie nel 1963, i Giochi Olimpici di Montreal nel 1976. Frank è sposato (da tantissimi anni) con la signora Nicole. Hanno due figli: Frank jr. e Marisa e 5 nipoti. Spirito vivo, con un meraviglioso senso dell'humor, una memoria di ferro, un gran talento, spontaneità e divertimento nel suonare la fisarmonica. Il suo contributo alla comunità è stato un regalo sotto forma di musica che ha consentito di mantenere vivo il nostro patrimonio culturale. Il suo talento come intrattenitore e direttore d'orchestra ne fa un grande protagonista della nostra comunità.

"Il treno degli emigranti"

 Non è grossa, non è pesante

la valigia dell'emigrante...

C'è un po' di terra del mio villaggio,

per non restar solo in viaggio...

un vestito, un pane, un frutto

e questo è tutto.

Ma il cuore no, non l'ho portato:

nella valigia non c'è entrato.

Troppa pena aveva a partire,

oltre il mare non vuole venire.

Lui resta, fedele come un cane.

nella terra che non mi dà pane:

un piccolo campo, proprio lassù...

Ma il treno corre: non si vede più.