« Imitare la bellezza del creato, adeguarsi all'assenza di finalità, di intenzioni, di discriminazione, significa rinunciare alle nostre intenzioni, alla nostra volontà. Essere perfettamente obbedienti significa essere perfetti come è perfetto il nostro padre celeste.»

 Questo pensiero di Simone Weil esprime bene il rapporto che c'è a Jelsi tra l'arte e il grano.

 Il dono fatto dai sordi del Molise a Papa Francesco dell'opera in grano di Maria Carmela Matteo si iscrive in questo rapporto fattivo e fecondo di osmosi reciproca tra grano, fede, mistica e arte.

Riflettendo con Weil nel giorno della venuta di papa Francesco

Per ricongiungersi a Dio, l'uomo è chiamato, a milioni d'anni dalla creazione, a compiere una nuova «follia»: immolarsi e accettare la propria ventura e sventura sino in fondo, affinché Dio possa donargli «la pienezza dell'essere».La gratitudine, la compassione, l'amicizia, l'amore per la bellezza del creato, sono sentimenti sovrannaturali, «follie» protese a Dio. Per tale ragione Cristo ha sentenziato che dobbiamo rinunciare a noi stessi: «Dio si è negato in nostro favore, per offrirci la possibilità di rinnegarci per lui». Questo è l'alfabeto primigenio del popolo che fa "arte" . Grazie ai sordi del Molise per questo Dono a Papa Francesco. Effeta...

" La perfezione è impersonale [...] Tutto lo sforzo dei mistici è sempre stato volto a ottenere che non ci fosse più nella loro anima nessuna parte che dicesse "io"...(S.Weil)