Parrocchia S. Andrea-JELSI: Lettera pastorale per la Festa Patronale di S. ANDREA

Carissimi, in questo Anno della Fede vissuto con intensità (e nel segno delle croci apposte alle tre porte antiche del paese e il ricordo delle missioni popolari) è bello celebrare il gemellaggio con la parrocchia S. Pietro in CB dal titolo: “Pietro visita il fratello Andrea. Pescatori nell’unica barca della FEDE”. Frutto della confluenza di culture greche, romane, celte, slave, arabe, l’Europa si è forgiata una mente e un cuore che attingono soprattutto ai valori del Vangelo. Pensatori e artisti, santi e politici, persone anonime del popolo, cristiani e non, molti hanno lottato – forse senza saperlo – per fare dell’Europa una “casa comune”.  Un solido intreccio con Pietro capo della Chiesa latina in OCCIDENTE e Andrea capo della Chiesa (in particolare greca e russa) in ORIENTE cioè storico e saldo punto di riferimento per le Chiese ortodosse. Così “il cristianesimo si è caratterizzato come un solo corpo capace di respirare con due grandi polmoni: le Chiese sorelle d’Occidente e d’Oriente” (Giovanni Paolo II). Cammini diversi ma intrecciati, frutti distinti ma con un’unica forza alla radice, tradizioni diversificate ma nella fede comune, percorsi storici sgorgati da un unico alveo, riti e lingue diverse ma nel reciproco amore a Cristo Gesù. Ecco dunque cattolicesimo e ortodossia accomunati nella ricerca dell’unico Amato e nel servizio al Vangelo. Cammino ecumenico, consapevolezza di pesi e risorse storiche e speranza di futuro, che oggi interpella le Chiese e stimola una più adeguata ricerca dei fondamenti della loro unità. Cammino che porta a riscoprire le 5 idee che il cristianesimo ha regalato in particolare all’Occidente: l’idea di creazione, di salvezza, di coscienza personale, di un Dio unico, di verità. Affidiamo la proficuità del dialogo ecumenico nella ricchezza di passi concreti, compiuti e ancora da compiere, ai santi Apostoli Pietro e Andrea, vivendo nell’unica barca della FEDE e confidando nella forza delle reti per una pesca abbondante, nella speranza. Con loro vogliamo riscoprire la bellezza e la forza del credere lasciandoci istruire dalla catechesi battesimale di Papa Francesco (Mercoledì 14/11/13): “Nel Credo, attraverso il quale ogni domenica facciamo la nostra professione di fede, noi affermiamo: Professo un solo Battesimo per il perdono dei peccati. Si tratta dell’unico riferimento esplicito a un Sacramento all’interno del Credo. In effetti il BATTESIMO è la porta della fede e della vita cristiana. Gesù Risorto lasciò agli Apostoli questa consegna: Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo ad ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato  sarà salvato (Mc 16, 15-16). La missione della Chiesa è evangelizzare e rimettere i peccati attraverso il sacramento battesimale. Ma ritorniamo alle parole del Credo. L’espressione può essere divisa in tre punti: Professo; un solo battesimo; per la remissione dei peccati. Professo cosa vuol dire? E’ un termine solenne che indica la grande importanza dell’oggetto, cioè del Battesimo … carta d’identità del cristiano, il suo atto di nascita e l’atto di nascita alla Chiesa. Tutti noi festeggiamo il compleanno ma chi si ricorda la data del proprio Battesimo? Facciamo una cosa: oggi, quando tornate a casa, domandate in quale giorno siete stati battezzati, cercate, perché questo è il secondo compleanno. Il primo compleanno è quello della nascita alla vita e il secondo compleanno è quello della nascita alla Chiesa. Al tempo stesso, al Battesimo è legata la nostra fede nella remissione dei peccati. Il Sacramento della Penitenza o Confessione è, infatti, come un secondo Battesimo, che rimanda sempre al primo per consolidarlo e rinnovarlo. In questo senso il giorno del nostro Battesimo è il punto di partenza di un cammino bellissimo, un cammino verso Dio che dura tutta la vita, un cammino di conversione che è continuamente sostenuto dal Sacramento della Penitenza. Pensate a questo: quando noi andiamo a confessarci delle nostre debolezze, dei nostri peccati, andiamo a chiedere il perdono a Gesù, ma andiamo pure a rinnovare il Battesimo con questo perdono. E questo è bello, è come festeggiare il giorno del Battesimo in ogni Confessione che non è una seduta in una sala di tortura, ma è una festa. La Confessione è per i battezzati! Per tenere pulita la veste bianca della nostra dignità cristiana! Secondo elemento: un solo Battesimo. Espressione che richiama quella di S. Paolo: Un solo Signore, una sola fede, un solo Battesimo (Ef 4,5). La parola Battesimo significa letteralmente immersione e infatti questo Sacramento costituisce una vera immersione spirituale nella morte di Cristo, dalla quale si risorge con Lui come nuove creature (cfr Rm 6,4). Si tratta di un lavacro di rigenerazione e di illuminazione. Rigenerazione perché attua quella nascita dall’acqua e dallo Spirito senza la quale nessuno può entrare nel regno dei cieli (cfr Gv 3,5). Illuminazione perché, attraverso il Battesimo, la persona umana viene ricolmata della grazia di Cristo, luce vera che illumina ogni uomo (Gv 1,9) e scaccia le tenebre del peccato. Per questo, nella liturgia battesimale, ai genitori si dà una candela accesa, per significare questa illuminazione; il Battesimo ci illumina da dentro con la luce di Gesù. In forza di questo dono il battezzato è chiamato a diventare egli stesso luce per i fratelli, specialmente per quelli che sono nelle tenebre e non intravedono spiragli di chiarore all’orizzonte della loro vita. Possiamo domandarci: il Battesimo per me, è un fatto del passato, isolato in una data, quella che oggi voi cercherete, o una realtà viva, che riguarda il mio presente, in ogni momento? Ti senti forte con la forza che ti dà Cristo con la sua morte e risurrezione? O ti senti abbattuto, senza forza? Il Battesimo dà forza e dà luce. Ti senti illuminato, con quella luce che viene da Cristo? Sei uomo e donna di luce? O sei persona oscura, senza la luce di Gesù? Bisogna prendere la grazia del Battesimo, che è un regalo, e diventare luce per tutti! Infine un breve accenno al terzo elemento: per la remissione dei peccati. Nel sacramento del Battesimo sono rimessi tutti i peccati, il peccato originale e tutti i peccati personali, come pure tutte le pene del peccato. Con il Battesimo si apre la porta a una effettiva novità di vita che non è oppressa dal peso di un passato negativo ma risente della bontà del Regno dei cieli. Si tratta di un intervento della misericordia di Dio che non toglie la nostra debolezza e la responsabilità di chiedere perdono ogni volta che sbagliamo! Non mi posso battezzare più volte, ma posso confessarmi e rinnovare così la grazia del Battesimo. E’ come se io facessi un secondo Battesimo. Il Signore Gesù è tanto buono e mai si stanca di perdonarci. Anche quando la porta che il Battesimo ci ha aperto per entrare nella Chiesa si chiude un po’, a causa delle nostre debolezze e per i nostri peccati, la Confessione la riapre, proprio perché è come un secondo Battesimo che ci perdona tutto e ci illumina per andare avanti con la luce del Signore”. Un invito chiaro, una parola accorata, un cammino concreto da fare nostro anche con l’aiuto della preghiera al principe degli apostoli, composta dal nostro Vescovo, per i parrocchiani di S. Pietro in CB: Signore grazie per averci dato, come patrono, S. Pietro Apostolo, scelto nel suo duro lavoro di pescatore. Si è fidato di te, o Signore, e Tu lo hai colmato di gioia vera. L’hai posto come roccia per la tua Chiesa, forte nell’amore, sostenuto dalla tua preghiera, per poterci rafforzare nella fede. Hai asciugato le sue lacrime amarissime, perché il suo rinnegamento non diventasse disperazione ma fiducia più certa e più grande nella speranza. Ha potuto così contemplare il tuo volto trasfigurato sul Tabor e soffrire vicino a Te, nel Getsemani. Benedici, o Signore i nostri sacerdoti, assisti i nostri lavoratori, rialza i malati, tieni unita la parrocchia e donaci una fede salda in preghiera reciproca, con lacrime d’Amore, per cancellare i nostri peccati e gioire della tua Parola, lucerna che brilla nelle tenebre, finchè non spunti il giorno e la stella del mattino non sorga nei nostri giorni. Amen. Auguri e buon cammino nella fede.                                                                 Jelsi (CB): 30 novembre 2013                                                          IL PARROCO: d. Peppino C.

CON GLI AUGURI E LA BENEDIZIONE DI PADRE GIANCARLO M. BREGANTINI:

Carissimi,

Andrea Apostolo, diventa in questo Anno della Fede, VITA E TESTIMONIANZA, Colui che ha chiamato Pietro, la ROCCIA e lo CONFERMA. Della figura di Pietro parleremo appunto nei Cenacoli. Grazie della Vostra fede.

Con benedizione.

+ Padre GianCarlo, Vescovo