I Comuni del Tappino e Legambiente Molise partecipano al bando della Fondazione Telecom sui “Beni Invisibili”
StarTapp – invisible heritage of Tappino
Presentato il progetto per la valorizzazione dei beni materiali, immateriali ed artigianali con l’utilizzo di nuove tecnologie.
Nei mesi scorsi la
Fondazione Telecom Italia ha presentato il bando: “Beni invisibili. Luoghi e
maestria delle tradizioni artigianali”. Con questo nuovo bando FTI intende
legare i luoghi e la "maestria dell'artefice", tenendo conto delle tradizioni
nazionali, che sono imprescindibile patrimonio culturale, unito alla
contemporaneità e al futuro di queste attività artigianali. Tali attività, rese
contemporanee nei luoghi rinnovati e con le tecnologie a supporto, diventano
competenze uniche, lavoro, cultura, arte per il futuro, come il resto del mondo
da sempre ci riconosce attraverso l'intuizione creativa, la maestria
dell'artefice, l'attenzione al sociale e il paesaggio unico, caratteristiche
queste che da sempre in tutto il mondo ci vengono riconosciute.
Fondazione Telecom Italia con questo bando ha inteso rinnovare il proprio
impegno, sostenendo quelle progettualità che adottino modelli imprenditoriali
orientati al recupero dei "luoghi invisibili", della tradizione e della
conservazione della "maestria" artigianale (popolare e colta, artistica e
tecnica) tutta italiana.
Hanno risposto al bando il Comune di Pietracatella come capofila del progetto,
l’Unione dei Comuni del Tappino secondo partner (al quale appartengono i comuni
di Jelsi, Campodipietra, San Giovanni in Galdo, Toro e Gildone) e Legambiente
Molise come terzo partner del progetto.
L’origine comune dei paesi, risalenti al periodo medievale dell’incastellamento,
la posizione geografica nell’area più interna del Molise, a confine con Puglia e
Campania, la bassa densità demografica dei comuni e la distanza da grandi centri
urbani, hanno permesso a questi comuni di conservare e tutelare meglio le
maestrie e la cultura del passato a differenza di centri che hanno subìto una
forte influenza della cultura urbana/moderna.
L’economia del Tappino è essenzialmente legata ad attività quali l’agricoltura,
l’allevamento e l’artigianato.
L’“invisibilità” dei beni in questa piccolissima porzione d’Italia è dovuta
essenzialmente ad una scarsa promozione del territorio regionale e ad una bassa
divulgazione della storia, della cultura, e dell’arte concepita e presente in
questo territorio.
I comuni vantano la presenza di numerose e notevoli opere di arte pittorica
sacra, sia affreschi che tele, di epoche diverse, e di pregevole fattura ed
elevata importanza stilistica e narrativa, nonché un importante numero di siti
ed emergenze archeologiche, come i resti di un antico tempio sannita.
La quotidianità è pregna di costumanze riconducibili a ritualità antiche:
maschere zoo-antropomorfe, canti propiziatori e satirici, danze, tradizioni
centenarie e una straordinaria religiosità popolare.
La popolazione del “Tappino”, essenzialmente di origine contadina, è
estremamente legata a culti religiosi locali, e a questi ha unito feste e riti
basati sostanzialmente sul dono. Doni che nascono dalla manualità e maestria
artigianale, conoscenze tramandate in modo diretto ed orale da giovani ad
anziani, da padre a figlio. La modernità ha inevitabilmente cambiato la tendenza
passata, ma sono ancora presenti sul territorio maestri che hanno conservato
queste specifiche abilità in arti assolutamente inconsuete, come ad esempio
l’intreccio della paglia e del grano, e che vanno trasmesse alle generazioni
future.
Il team di lavoro formato da Michele Fratino, responsabile del progetto (Unione
dei Comuni del Tappino), Antonio Tomassone (Comune di Pietracatella), Andrea De
Marco e Angela Palange (Legambiente Molise) ha proposto un’idea progettuale dal
titolo “StarTapp – invisible heritage of Tappino” che ha lo scopo di promuovere,
valorizzare e rendere fruibili, utilizzando in particolar modo le nuove
tecnologie, i “Beni Invisibili” presenti nei territori dei comuni di Jelsi,
Campodipietra, Gildone, Toro e San Giovanni in Galdo, che costituiscono
l’“Unione dei Comuni del Tappino”, e del Comune di Pietracatella. Per “Beni
Invisibili” saranno intesi i Beni Materiali che rientrano nella categoria
dell’arte pittorica e dell’archeologia (siti fruibili), i Beni Immateriali più
importanti presenti nei comuni come ad esempio particolari tradizioni e
ritualità, ma anche danze, canti, know-how, e religiosità popolare.
Lo scopo delle attività progettuali è quello di collocare nei pressi del bene
(beni materiali, luoghi legati ai beni immateriali e all’artigianato) delle
didascalie di piccole dimensioni e non invasive con un breve testo in italiano,
inglese e sensoriale (es: scrittura Braille), che descrivano il bene. Sullo
stesso supporto sarà applicato un codice QR e le informazioni utili per accedere
alle gallerie informative dei beni direttamente dal proprio smartphone o pc. Le
informazioni che giungeranno sul proprio strumento multimediale saranno in
doppia lingua e in formato audio/video. Potranno essere anche dei brevi filmati
con ricostruzioni teatralizzate di eventi e attività svolte nel sito di
interesse utili a catapultare immediatamente il visitatore nella storia del
luogo che sta visitando in una sorta di viaggio temporale virtuale. Nei luoghi
interessati dall’artigianato sarà possibile accedere a video di breve durata
contenenti lezioni artigianali specifiche o contenuti riferibili ai beni
immateriali dei luoghi (canti, danze, poesia, dialetto, religiosità popolare,
gestualità...). Si propone di creare anche una App completa di ogni tipo di
informazioni sui beni e sul territorio che interessa il progetto: turistiche,
viabilità, servizi, ricettività, gastronomia, cultura, itinerari, mappe
tematiche. E’ previsto anche l’utilizzo di altre tecnologie come la Realtà
Aumentata, i video geolocalizzati e le classiche audio/guide portatili.
I partner credono fortemente nella collaborazione tra piccoli comuni vicini
unica soluzione per guardare al futuro, e avendo a che fare sempre con i poveri
bilanci delle nostre istituzioni, puntare su questo tipo di idee e progetti
rimane l'unico orizzonte aperto. L'innovazione e l'incremento dell'offerta
turistica, sono gli obbiettivi futuri in osmosi fattiva tra territori, comunità
e istituzioni.