Di seguito le Note
di Regia,
relative alle motivazioni che hanno spinto la BAG
Produzione e il registra Antonio d'Aquila
alla realizzazione del film-documentazrio "SEMBRA
ORO" sulla Festa del Grano in onore di Sant'Anna.
NOTE DI REGIA
"SEMBRA ORO"
è un film documentario, girato nell’estate del 2011, che racconta e mostra le
tappe della festa popolare in onore di Sant’Anna, che ogni anno da
oltre due secoli si ripete
nella comunita’ molisana di Jelsi, in provincia di Campobasso.
In un’epoca fortemente
condizionata dal denaro e dal bene materiale, la scoperta dei valori legati alla
tradizione, al culto e alla religiosita’ di questa
comunita’, ci ha guidato in
questo viaggio alla scoperta della forte personalita’ religiosa, artistica e
culturale della popolazione di Jelsi.
Il documentario ha una durata
di 40 minuti circa, ed e’ suddiviso in 4 parti. La prima e’ introduttiva, spiega
le origini del culto, che sfocia nel dono alla Santa,
poi iniziano le varie fasi
della festa, ovvero la mietitura, che e’ il processo iniziale, la raccolta del
grano che verra’ offerto e lavorato per la costruzione dei carri e
per l’intreccio del grano da
parte delle donne del paese, la benedizione del grano raccolto, I cantieri del
grano, ovvero I veri focolai dove arde la passione
artistica della gente di Jelsi,
dei luoghi dove “la molteplicita’ diventa unicita’ e si esprime in un opera
d’arte”, dove tutte le relazioni interpersonali hanno luogo e
si tramutano in lavoro corale.
Segue poi la Santa Messa in
onore di Sant’Anna recitata dal vescovo, Mons. Giancarlo Bregantini, con la
successiva benedizione dei carri, l’inginocchiamento simbolico dei buoi dinanzi
alla statua della Santa, e la sfilata dei carri conclusiva, in cui vengono
sfoggiate e mostrate le incredibili creazioni artigianali della gente del paese.
Il linguaggio adottato nel
racconto audiovisuale dell’opera guarda molto alla cinematografia moderna, con
particolare attenzione alla profondita’ di campo,
per valorizzare meglio le
opere stesse in ogni dettaglio, e focalizzare l’attenzione dello spettatore sia
sulle figure intere, sia sulle piu’ piccole rifiniture, per
comunicare al massimo
l’impegno profuso e l’accuratezza adottata per la costruzione dei carri e delle
traglie.
Frequente e’ stato l’uso in
fase di ripresa di filtri per le inquadrature contro-luce, che contribuiscono a
dare un tono mistico al film, oltreche’ estetico. Proprio
l’estetica ha fatto da guida
nella scelta di ogni singolo fotogramma.
Inquadrature fisse si
alternano a movimenti di macchina, o inquadrature “a spalla”, per conferire una
dinamicita’ estetico-figurativa in grado di non far
annoiare lo spettatore, fargli
seguire la storia, osservare bene le immagini che accompagnano perfettamete il
parlato dei nostri protagonisti, gli stessi, veri, Gli interventi degli
intervistati seguono il filo logico della struttura sopra citata.
La totale assenza di una voce
fuori campo narrante, fa si che la storia sia interamente narrata dale persone
che partecipano attivamente alla festa, o che ne conoscono alla perfezione
origini e valori tradizionali.
Nella speranza che quest’opera
rappresenti nella maniera piu’ adeguata questa magnifica tradizione, non mi
resta che augurare a tutti una buona fruizione della
stessa, credendo che possa
rappresentare in futuro un documento storico importante per Jelsi, per la
provincia di Campobasso e per l’intera regione
Molise.
Antonio d’Aquila
Regista – BAG produzioni
cinematografiche