LA TRASFERTA DEL “BALLO DELL’ORSO” IN SARDEGNA ALL’INSEGNA DEL SUCCESSO E DELL’AMICIZIA.

DOMENICA PROSSIMA SI REPLICA A SCAPOLI.

Anche la Sardegna ha conosciuto domenica scorsa l’Orso nostrano; o meglio, la nostra maschera del Ballo dell’Orso. Apprezzatissima ed ammirata dalla gente di Fonni -il paese barbaricino che accoglieva- e dalle altre maschere sarde in allegra sfilata lungo il percorso di un chilometro fra moltissime persone presenti che hanno voluto fermare il momento, con la richiesta frequente di una foto ricordo con il “plantigrado  jelsese”, ospite d’onore.  E poi in piazza la rappresentazione della “Ballata dell’Uomo-Orso” presentata dall’autore, Pierluigi Giorgio. Sempre all’altezza il canto di Peppe Pirro, il tenore, e le frenetiche azioni -senza risparmio- dei figuranti sulle note di musicisti in diretta e dell’Orso, Michele Fratino. Numerosi gli scambi di telefoni per futuri rapporti con altre maschere da far venire a Jelsi…                                               Piacevole è stato il viaggio in traghetto: dalle valigie e pacchetti vari, come da usanza, sono spuntati senza risparmio i cibi campagnoli (salsicce, ventresche…) e molti, parecchi litri di vino. Agli altri viaggiatori di passaggio, è venuta l’acquolina in bocca! All’arrivo, dopo i saluti e gli abbracci tra due gruppi che già si erano conosciuti ed avevano creato le basi di un sodalizio profondo a Jelsi durante il Carnevale dell’anno scorso con i componenti dell’Associazione “S’Urthu e Buttudos”, si è iniziato il giro turistico. Al Museo si è constatata la matrice comune contadina e pastorale: lì è arrivato il sindaco di Fonni, Tonino Coinu per i saluti di rito. Poi, tutti a pranzo e pronti per la manifestazione, alla fine della quale il primo cittadino ha spiegato alle numerose persone che assistevano, le valenze comuni della maschera molisana e sarda. La parola dunque al sindaco di Jelsi Mario Ferocino che ha ringraziato per l’ospitalità il Comune, l’Associazione, la Pro loco e la Provincia di Nuoro, auspicando una visita in Molise in occasione della Festa del grano, e a Mario Santella che ha portato il saluto della Presidenza del Consiglio regionale. A cena, su lunghe tavolate, una teoria infinita di portate fra numerosi avventori e danze sino ad ora tarda. Al mattino dopo, viaggio in pullman nel cuore del Gennargentu, nel Parco Donnortei. Dopo un abbraccio tra P. Giorgio e Daniele Serusi, il proprietario della bella struttura d’accoglienza (che il regista aveva conosciuto insieme al capo della Forestale Mario Serusi in occasione di un documentario girato per Geo&geo  nel 2005), ci si è incamminati per un sentiero tra lecci secolari ed erbe officinali, alla volta di un incontro emozionale con l’animale selvatico: ad un richiamo del gestore, numerosi daini sono spuntati man mano dal bosco: prima timidamente, poi in modo più cospicuo, per prendere il cibo direttamente dalle mani dei nostri amici jelsesi sempre più sorpresi ed entusiasti. Di corsa a pranzo (gnocchetti, purceddu, formaggio, dolci…) e dopo un canto reso un po’ stonato dalle bevute o da quel tanto di malinconia da distacco, la partenza, sotto la neve che incominciava magicamente ad imbiancare la natura circostante, il saluto non prima di una ferma  promessa: rivedersi il 26 luglio a Jelsi, a S. Anna!

Dal Gennargentu alle Mainarde: domenica prossima, il 6 marzo, ospiti del sindaco Renato Sparacino, il “Ballo dell’Orso” verrà replicato a Scapoli -verso le 10.30 del mattino- in occasione della nota raviolata (si mangia di nuovo!). Nel pomeriggio poi, tutti si spoglieranno delle vesti di scena per indossare quelle del turista a Castelnuovo al Volturno, per assistere alla rappresentazione “dell’Uomo-Cervo”, ma soprattutto per ritrovare un po’ di Sardegna con l’arrivo dei bravissimi Mamutzones di Samugheo in azione. In attesa della nostra  quarta edizione della manifestazione a Jelsi, la sera del 20 marzo.