Parrocchia “S. Andrea Ap.” - JELSI (CB)

LETTERA ALLE FAMIGLIE

Costruiamo insieme il futuro affrontando le sfide del presente

 

A tutti i genitori, al Tutore Pubblico dei Minori della Regione Molise e alle Istituzioni

Alle Autorità civili e militari / Al Dirigente Scolastico e Docenti

Ai Pubblici Esercizi

Alle Associazioni e Comitati Festa / A tutti gli educatori

Carissimi,

da diversi mesi mi ero proposto di condividere con voi alcune riflessioni per meglio accompagnare i nostri adolescenti nella crescita, nella scoperta dei propri talenti e nell’affrontare le decisioni e scelte della vita. Il tutto unendo saggezza ed esperienza di vita degli adulti nonché la passione e la lungimiranza dei giovani, più attenti ai segni dei tempi. Sì, perché occorre “guardare lontano”! Sì, perché un presente tutto concentrato su se stesso perde la sua anima, la sua molla, che è forza di futuro! Sì, perché quando si riduce tutto all’oggi, al vivere alla giornata, quando prevale l’avere sul donare e donarsi, quando l’apparire soffoca l’essere, vuol dire che la speranza di cambiare ha ceduto al possesso e dunque al vuoto materialismo. No! Occorre rafforzare la speranza perché “l’ansia della speranza è garanzia di progresso e di vera realizzazione”.

Allora insieme, grandi e piccoli, genitori e figli, anziani e giovani, ognuno donando il meglio di sé, siamo CHIAMATI AD EDUCARE E ACCOMPAGNARE NELLA VITA.

·        In particolare educhiamo a non cadere nella dipendenza dell’alcool e del fumo (i fatti di cronaca nazionale e i dati statistici europei sono sconvolgenti)

·        I genitori diano l’esempio, partecipino a incontri di sensibilizzazione e non si scoraggino!

·        I baristi facciano attenzione a non somministrare sostanze alcoliche ai minori. L’alcool sembra amico nella notte ma è nemico nella vita! Si abbia coraggio ma tutti!

·        Nella scuola si parli con chiarezza del fenomeno dipendenze e come si è ben fatto si continui a formare con nuovi percorsi, integrazioni del POF e rinnovato coinvolgimento delle famiglie.

·        Alle autorità civili e militari si chiede nel rispetto del diritto altrui di rivedere, salvo particolari occasioni, l’orario di chiusura dei locali notturni in modo tale da non suscitare disagio alla cittadinanza (schiamazzi, rifiuti ecc.); si chiede inoltre il controllo reale unito al richiamo personale che miri non tanto a punire quanto a rettificare e a liberare le potenzialità intrinseche di ognuno.

·        Ai catechisti e agli educatori si chiede di stare in mezzo ai ragazzi e ai giovani come “amici e fratelli” per educarli con la parola e l’esempio. L’educazione è cosa di cuore amava ripetere il santo educatore don Bosco e solo insieme si crea un ambiente che educa.

MEDITIAMO:

L’egoismo è sempre stato la peste della società e quanto è stato maggiore, tanto peggiore è stata la condizione della società (Julien Green).

Quello che noi facciamo è solo una goccia nell’oceano, ma se non lo facessimo l’oceano avrebbe una goccia in meno (Madre Teresa di Calcutta).

Sentiamoci e rafforziamo la rete educativa!

Jelsi, 7 giugno 2010

Con affetto. Il Vostro Parroco: don Peppino Cardegna