LE BOLLETTE DELL’ACQUA

 

Il gruppo “Ora per Jelsi” diffonde attraverso la stampa la sua indignazione a tutela dei cittadini jelsesi raggiunti dalle bollette di pagamento dell’acqua per le annualità 2006 e 2007.

Non è una novità; ma questa volta una parte di quanto detto è condivisibile; non certamente i toni, volutamente polemici e vanamente alla ricerca di facili ironie, ma il riferimento alla carenza di alcuni dati informativi sugli avvisi di pagamento inviati da Equitalia .

Non è costume di chi amministra il comune di Jelsi sottrarsi alle responsabilità dell’agire amministrativo. Questo lo si fa da anni, anche con la scelta di non polemizzare e nei limiti del possibile di non raccogliere le provocazioni politiche pur di preservare una tranquillità sociale faticosamente raggiunta dopo anni. Neanche gli Uffici e la Struttura comunali nel complesso si sottraggono alle responsabilità ed alla complessità di un lavoro quotidiano reso sempre più difficile dalla riduzione delle unità e delle risorse.

Ma qui l’errore è stato commesso da Equitalia, sede di Napoli, che ne ha riconosciuto la responsabilità ripetutamente contattata dal comune. D’altro canto di errore trattasi, come è del tutto evidente dal fatto che gli avvisi di pagamento dell’acqua delle annualità precedenti recavano i dati oggi omessi.

E’ per questo che gli uffici comunali sono stati messi a disposizione dei cittadini per ogni  dovuta informazione e verifica.

E qui finisce quel che è condivisibile col gruppo “Ora per Jelsi” , che chiede, sempre a mezzo stampa, di sospendere il piano di rientro dei tributi in atto varato dal consiglio comunale. Sarà il consiglio comunale a decidere; ma al capogruppo di “Ora per Jelsi” va ricordato che è in consiglio comunale da 18 anni ininterrottamente ed in maggioranza nei suoi primi dieci; giusto il periodo in cui ai cittadini di Jelsi è stato fatto maturare un debito per tariffe e tributi di cinque annualità ognuno; e qui va esclamato “avete capito bene!!” ;  nel 2002 , quando l’attuale maggioranza è passata alla guida del Paese, ogni cittadino doveva pagare cinque annualità di acqua, cinque di Tarsu e  altrettante di Gas, mentre il comune era debitore di poste passive ancora oggi non ripianate. Dov’era allora chi oggi accusa la maggioranza di far versare ai cittadini lacrime e sangue per pagare i debiti allora contratti ?? E con quale sfrontatezza  e disinvoltura oggi si addebita a chi amministra la “colpa” di aver fatto un piano di rientro che nel 2011 riporterà il comune di Jelsi in pari, cioè ad essere un comune che fa pagare agli utenti quanto dovuto non con cinque anni di ritardo ma al passo con i tempi e con i consumi.

Chi in futuro amministrerà il comune di Jelsi affronterà tanti problemi, ma sicuramente non quello di dover assumersi la responsabilità politica e amministrativa di far pagare arretrati da altri maturati come sta facendo l’attuale maggioranza . Tutti sanno che una manovra del genere non paga elettoralmente, soprattutto in periodo di crisi come quello attuale; ma il dissesto del comune sarebbe molto peggio e le conseguenze le pagherebbero certamente i cittadini. Cittadinanza che già sta pagando, tra l’altro,  annualmente €.143.500,00  per le rette dei minori istituzionalizzati su disposizioni della Magistratura minorile senza alcun aiuto regionale per l’anno 2010 (nel bilancio di previsione della Regione Molise non è stata disposta alcuna somma per il corrente anno).

Essere vicini ai cittadini in termini concreti significa anche non raggirarli, non negare le difficoltà e fare anche scelte impopolari quando necessarie; non basta certo declamare senza vere proposte.

Un’ultima considerazione sulla volontà dell’amministrazione di seguire da vicino le problematiche della cosiddetta “privatizzazione dell’acqua”.

Il comune di Jelsi è stato uno dei primi a muoversi in tal senso, tra l’altro col voto unanime del consiglio comunale. Ma si ricorda alla minoranza “Ora per Jelsi” che lo Statuto comunale ancora non è stato modificato in tal senso proprio perché “Ora per Jelsi”, dopo aver votato favorevolmente alla definizione del servizio idrico integrato come privo di rilevanza economica, immediatamente dopo votò inspiegabilmente ed immotivatamente contro la modifica dello Statuto che accoglieva tali principi.

A volte la coerenza è una cosa abbastanza semplice; basta capirlo.

 

Il Gruppo di maggioranza

     “Uniti per Jelsi”