È il più alto santuario d'Europa, essendo collocato a 2.010 metri di altezza. Si trova lungo la strada che da Vinadio sale al colle della Lombarda. Dedicato ai santi Anna e Gioacchino genitori di Maria. La Festa patronale è il 26 luglio.
Storia
Tra l'XI
ed il
XII secolo in prossimità di molti
passi alpini e per iniziativa della
Chiesa sorgono chiese-ospizi
per assisere i
viandanti. Il
santuario ebbe la stessa origine e fu dedicato inizialmente
a santa
Maria Brasca.
La leggenda narra che
sant'Anna apparve alla pastorella Anna Bagnis per indicarle
il luogo dove costruirlo. Le sarebbe apparsa sul masso ancor
oggi detto dell'apparizione a circa 500 metri dal
Santuario sulla mulattiera che porta al passo di sant'Anna. Di
S. Maria di Brasca parla un documento del 1307.
Nella prima del 1400, venuta dalla
Chiesa di Oriente, si diffonde in
Piemonte la devozione a S. Anna e nel 1443 troviamo il primo
testo che fa riferimento alla chiesa dedicata non più a Maria,
ma a sua madre Anna.
All'inizio del 1500 si parla di un cappellano fisso, di una
"moltitudine di popolo" che sale alla cappella-ospizio in
occasione della festa e di un custode, il randiere, per i
trasporti e l'assistenza invernale, per il servizio di guida,
vitto e alloggio ai viandanti, e per il suono di campana come
richiamo in caso di tormenta e di nebbia.
Nello stesso secolo la cattedrale di
Apt,
la prima chiesa in Europa dedicata a S. Anna, dona al Santuario
una piccola parte della reliquia della Santa, che era stata
salvata dalle invasioni barbariche e dalle relative distruzioni.
Nel 1722 la reliquia donata verrà collocata nel "braccio" che
ancora si onora.
Nel 1681 viene inaugurata la nuova chiesa dalle dimensioni di
quella attuale e con il pavimento in ascesa, posato sulla roccia
levigata dagli antichi ghiacciai. Qualche decennio più tardi
sorgono il primo caseggiato del randiere, stalla, fienile,
solaio, e nella seconda metà del 1700, nuovi edifici per
ospitare le migliaia di pellegrini che salgono al Santuario.
Dal 1793 al 1796 il tutto fu teatro di guerra per le vicende
legate alla
Rivoluzione francese e si dovette ricominciare quasi
daccapo.
È il 1860 quando è completato il cortile in cui oggi si celebra
all'aperto con gli edifici che lo delimitano.
Seguono le traversie dovute alle leggi per la
soppressione degli Enti Ecclesiastici e soltanto con il
Concordato del 1929 il Santuario viene affidato alla
diocesi di Cuneo e torna a rifiorire la devozione a S. Anna
e l'attività per il decoro del Santuario e l'accoglienza ai
pellegrini.
Nel frattempo la zona viene fortemente militarizzata con la
costruzione di numerose caserme e quando nel 1940 scoppia la
seconda guerra mondiale, il Santurio e le sue opere sono teatro
di operazioni belliche con i conseguenti saccheggi e le
immancabili devastazioni.
Finalmente, dal 1949 in poi, è tutto un rifiorire di opere e di
attività e dal 1964 la strada ristrutturata e asfaltata rende
più agevole l'accesso.
Nello stesso periodo la
liturgia riscopre il valore di ambedue i genitori di Maria,
Anna e Gioacchino, come testimoni della vita coniugale secondo
il piano di Dio.