Jelsi.com aderisce alla campagna in difesa degli orsi

Adesione            Le fattorie della bile         Un orso si era strappato le interiora         Una fiaba per i bambini

 

  

L’Orso

Per molto tempo in tutta Europa il re degli animali non fu il leone, bensì l'orso: ammirato, venerato, considerato come un progenitore o un antenato dell'uomo. I culti dedicati all'orso migliaia di anni prima della nostra era hanno lasciato tracce nell'immaginario e nelle mitologie fin nel cuore del Medioevo cristiano. Ben presto la Chiesa si sforzò di sradicarli. I prelati e i teologi erano impauriti dalla sua forza brutale, dal fascino che esercitava su re e cacciatori e soprattutto da una credenza secondo la quale l'orso maschio rapiva e violentava le giovani donne: da quell'unione nascevano uomini mezzi-orso, guerrieri invincibili, fondatori di dinastie o antenati totemici. L'apice della sconfitta fu raggiunto quando dal diabolico si passò al ridicolo e l'iconografia, la letteratura e la pratica comune finirono per identificare l'orso come il goffo bersaglio di bastonate, senza corona ma con catene e museruola. Eppure, la caduta dell'orso non è stata totale: lo si ritrova ancora oggi, tenero confidente, nella culla di ogni bambino.

(M.Pastoreau, l’Ours. Historie d’un roi déchou, Paris, Edition du Seuil, 2007)

 

 

Jelsi.com aderisce alla campagna in difesa degli orsi

 

FACCIAMO DEGLI ORSI UN SIMBOLO...

 

...Il simbolo dello sfruttamento di tutti gli animali, di ogni specie,

in ogni Paese, in infiniti modi e tutti stupidamente crudeli.

 

Durante il 1999 e nel corso del 2000 la Società Mondiale per la Protezione degli Animali (WSPA) ha condotto uno dei controlli più completi mai intrapresi sugli allevamenti cinesi di orsi.

 

La ricerca ha rivelato che in Cina, gli orsi vengono chirurgicamente mutilati e 'munti' ogni giorno per estrarre loro la bile.

 

Gli animali sono sottoposti e resistono a livelli terribili di crudeltà e di abbandono e i tentativi di migliorarne gli standard di vita effettuati presso due strutture monitorate dal governo cinese non hanno risolto nemmeno i più elementari problemi di benessere animale.

 

La ricerca WSPA indica inoltre come la detenzione di orsi comprometta la sopravvivenza di tali animali allo stato brado.

 

Nell'Asia sud-orientale, gli orsi bruni vengono catturati e venduti agli allevamenti e il cospicuo commercio di prodotti tratti dalla loro bile ha posto un taglia sulla testa di ogni esemplare vivente.

 

Da 3.000 anni la medicina tradizionale cinese (TCM) prescrive i derivati della bile d'orso a scopi curativi.

 

La bile d'orso contiene infatti un principio attivo noto come acido ursodeossicolico (UDCA), alla cui ingestione si attribuiscono riduzione della febbre e delle infiammazioni, effetto protettivo sul il fegato, miglioramenti della la vista ed eliminazione dei calcoli biliari.

 

Negli ultimi 20 anni, la vendita e la richiesta di prodotti derivati dalla loro bile hanno condotto all'introduzione di allevamenti intensivi ed oggi in Cina esistono ufficialmente 247 allevamenti di orsi che ospitano un totale stimato di 7.002 orsi.

 

La medicina tradizionale cinese utilizza annualmente un totale di 500 chilogrammi di bile, ma oggi se ne producono oltre 7.000 chilogrammi, la maggior parte dei quali destinata a soddisfare la richiesta di prodotti che ne contengono dei derivati, quali vini, tonici e colliri.

 

Recenti sviluppi indicano come il governo cinese abbia ancora programmi a lungo termine per gli allevamenti di orsi.

 

Al Terzo Congresso Internazionale sul Commercio di Parti di Orso, organizzato a Seul nel 1999, i rappresentanti del governo cinese hanno affermato che alcuni degli allevamenti hanno raggiunto gli standard internazionali fissati per simili centri di allevamento in cattività.

 

Una tale dichiarazione indica l'intenzione del governo cinese di assicurarsi il permesso della Convenzione sul Commercio delle Specie in Pericolo (CITES) per esportare i derivati dalla bile d'orso.

 

 

La campagna in difesa cinesi è promossa da Progetto Gaia non perché considera le Fattorie della bile il peggio che si possa fare agli altri animali, ma perché tenere prigioniero un orso, rinchiuderlo in una piccola gabbia per tutta la vita, succhiargli quotidianamente la bile, essere indifferenti alle sue sofferenze rappresenta in maniera perfetta la nostra vera relazione con tutti gli animali.

 

Le fattorie della bile sono un simbolo del rapporto che abbiamo stabilito con le altre specie: in moltissime situazioni la nostra crudeltà è ancora maggiore di quella che colpisce gli orsi, la crudeltà non è solo cinese, in tutto il mondo si compiono atti impensabili, spesso nascosti, altre volte noti ma sui quali pochi sanno fermarsi a riflettere.

 

Se l'Oriente compie atti aberranti e lo afferma tranquillamente, l'Occidente agisce forse in maniera ancora peggiore, parla di compassione e contemporaneamente agisce esattamente nello stesso modo. In Italia, nel mese di luglio, il Parlamento ha bocciato una legge che voleva allargare solo di qualche centimetro le gabbie alle galline tenute in batteria. L'ha bocciata perché questo avrebbe costretto gli allevatori ad aumentare di qualche centinaio di lire i prezzi dei loro prodotti. Le gabbie delle galline sono grandi 20 cm per 20 cm... provate a misurare con le mani cosa significa... eppure nella democratica, civile, sentimentale Italia il Parlamento ha bocciato la legge.

 

Ci si  è resi conto che non serve a niente impegnarsi sui singoli casi o sulle singole situazioni, non facciamo in tempo ad affrontare un caso che appena ci voltiamo ne scopriamo un altro ancora peggiore e più  drammatico!

 

Per questo sul caso orsi cinesi parliamo di simbolo, per questo ribadiamo che occorre concentrare tutti i nostri sforzi in battaglie di ampio respiro, alzare il tiro, fare politica, individuare la contraddizione principale e agire per risolvere quella... dobbiamo chiedere il riconoscimento della Dichiarazione Universale dei Diritti dell' Animale, dobbiamo rifondare l'intera relazione con le altre specie, non c'è altra strada: o si cambia tutto... o non si cambia niente!

 

Per questo abbiamo promosso il Movimento Animali Come Noi, per questo proporremo i comitati Voto Anch'Io in tutta Italia per le prossime Politiche, occorre superare le logiche da piccolo gruppo, le logiche individualistiche, è indispensabile fare di tutto per arrivare all'unico obiettivo che abbia un senso: il riconoscimento istituzionale dei Diritti degli Animali dando a queste parole un significato preciso: intendiamo per Diritti degli animali la Dichiarazione del 78.

 

Intanto per gli orsi cinesi, per noi simbolo della situazione animale,  proponiamo il boicottaggio del Made in China, anche questo per noi è un simbolo, un atto che ci servirà a riflettere sui nostri consumi quotidiani, dovremo chiederci che cosa stiamo comprando, da dove viene, chi lo ha prodotto e come.

 

La nostra forza maggiore è proprio questa: la possibilità di decidere dove mettere i nostri soldi, la possibilità di scegliere quale mondo costruire... perché questo mondo lo abbiamo fatto, lo facciamo noi tutti i giorni semplicemente con la nostra spesa quotidiana!

 

Noi abbiamo il mondo che noi stessi abbiamo costruito, adesso dobbiamo imparare a pensarne uno nuovo: se abbiamo potuto fare questo, volendolo davvero... possiamo anche farne uno diverso!

 

 

Jelsi.com aderisce alla campagna in difesa degli orsi