PREMIO INTERNAZIONALE “LA TRAGLIA”
II° Edizione
Patrocinio dell’Assessorato al Turismo della Regione Molise
A JELSI (CB) il 27 luglio 2009, nel periodo della Festa del Grano di S. Anna.
Per la rivalutazione e cura di una tradizione, del suo ambiente, della tutela dei diritti umani e dell’identità culturale e religiosa delle piccole comunità ed etnie “altre”.
IDEAZIONE E DIREZIONE ARTISTICA DI PIERLUIGI GIORGIO
Un riconoscimento da offrire a chi si sia attivato -nel mondo in generale- con opere, scritti, esempio di vita, azioni o filmati per il recupero e la valorizzazione dei temi inerenti il premio.
Il Premio si svolge a Jelsi in Provincia di Campobasso, che già si contraddistingue con la tradizione bicentenaria della Festa del Grano con lo scopo di sensibilizzare soprattutto le nuove generazioni sul tema di salvaguardia di una tradizione, della propria identità e di quelli altrui. Una proiezione anche verso l’esterno, le etnie “altre”, il “diverso”.
La premiazione sarà accompagnata da uno spettacolo con il contributo di musica, danza, canto ad opera dei componenti dell'etnia scelta proiezione di filmati e recitazione di testi inerenti al tema della premiazione.
Il Premio, un bronzo stilizzato, sarà simbolicamente rappresentato da una traglia, antico mezzo di trasporto contadino ad opera della Pontificia Fonderia Marinelli di Agnone.
Il patrocinio è dell’Assessorato al Turismo della Regione Molise.
Lo sponsor è “La Tana dell’Orso” di Frosolone
Il coordinamento generale del Comitato S. Anna.
PROGRAMMA
27 luglio 2009 - Ore 19.30 PiazzaUmberto I :
Incontro all’Albero della Pace
con la partecipazione di Tara Gandhi e mostra sul Mahatma Gandhi ad opera di Stefano Dallari.
Ore 21 Largo Chiesa Madre:
I° parte:
Proiezione del documentario di Nietta La Scala (autrice/regista RAI):
“Tara Gandhi a Votigno di Canossa”
Spettacolo di danza, immagini e parole sull’India: “Hypnos: Suoni e visioni”
a cura di Angelo Ricciardi.
Danzatori: Ajit Singh (Punjab, India); Kurdeep Singh (Punjab, India); Ivana Cafferatti (Argentina)
PREMIAZIONE DI TARA GANDHI BHATTACHARIEE (nipote del Mahatma Gandhi)
II° parte:
Anteprima proiezione video “La Ballata dell’Uomo-Orso”
Canto e musica: Danilo Sacco e i “Radiolesa”
PREMIAZIONE DI DANILO SACCO (vocalist dei Nomadi)
Proiezione del documentario “Dove il pane si chiama vino” con Danilo Sacco.
Testi letti da Pierluigi Giorgio
Presenta Paola Mascioli, giornalista di La 7 – Omnibus
IDEAZIONE E DIREZIONE ARTISTICA
Pierluigi Giorgio
SCHEDE PREMIATI
Tara Gandhi nasce a Delhi, in India da Devadas Gandhi, il figlio minore del Mahatma, la “Grande Anima”. La madre è figlia del Primo Governatore Generale dell’India. Laureata con lode in letteratura inglese presso l’Università di Delhi, studia il sitar, lo strumento a corde tradizionale indiano e in Italia consegue il diploma di progettista d’interni. Si trasferisce per diversi anni a Roma con il marito, il Dott. Jyoti Bhattacharjee, direttore del “Food and Agricolture Organisation” delle Nazioni Unite. “La motivazione per il Premio conseguito” dice Pierluigi Giorgio, l’ideatore e Direttore artistico “ è perché Tara da anni è l’interprete attiva del messaggio del nonno, sempre attualissimo basato sul rifiuto della violenza, la ricerca della spiritualità in ogni passo dell’esistenza ed un lavoro attivo a favore dell’Umanità e del Creato. La Gandhi ha viaggiato moltissimo per promuovere la cultura indiana e il messaggio gandhiano. La conobbi e collaborammo insieme nel 2003 quando mi fu affidata la lettura del pensiero del Mahatma in vari Comuni compreso San Remo nel periodo del Festival. Bisogna dire che Tara è anche l’ispiratrice del “Kasturba Gandhi National Trusi” dedicato alla nonna, moglie di Gandhi, nel nome della quale sono sorti in India 21 centri e più di 500 filiali portando aiuto alle donne e ai bambini delle campagne più povere e lontane dell’India; a loro favore sono nate scuole, laboratori artigianali, parchi giochi e Centri per infermieri. Fa parte del Consiglio della Fondazione Votigno di Canossa di Reggio Emilia voluta da Stefano Dallari, realizzatore della Casa del Tibet reggiano inaugurato dal Dalai Lama nel 1999. Non posso trascurare di dire che il Premio alla sua seconda edizione (nella prima furono premiati il leader lakota Birgil Kills Straight e l’Arcivescovo Padre Giancarlo Bregantini) è stato realizzato anche quest’anno grazie all’Assessore Franco Giorgio Marinelli in primis, che con l’Assessorato al Turismo regionale sostiene la manifestazione, ma anche per la convinzione della valenza da parte dell’Arcivescovo Bregantini e del Prefetto di Campobasso, la Sig.ra Pagano, che lunedì 27 assicurano la loro presenza.” Tara Gandhi sarà ricevuta dal Prefetto il 24; a Jelsi il 25 dal Sindaco M. Ferocino e A. Passarelli Presidente del Comitato S. Anna e nel pomeriggio, dopo la visita alla Fonderia di Agnone, dall’Assessore Marinelli e i rappresentanti del Comune. Il 26 presenzierà a Jelsi alla sfilata dei carri in grano e il 27, dopo un gesto di preghiera all’Albero della Pace, in serata seguirà la manifestazione del Premio.
DANILO SACCO è piemontese d’origine di Agliano d’Asti, ed ama la sua terra e le sue tradizioni con grande convinzione. Noto vocalist del gruppo dei Nomadi è solito dire che una musica, una canzone, può essere futile e banale, ma se riesce ad avere un contenuto sociale e fa riflettere chi l’ascolta, allora diventa molto di più di una semplice canzone d’intrattenimento e divertimento. Una canzone nasce da ciò che è l’emozione del vivere. Se non hai niente dentro, non scrivi belle canzoni, ma solo canzoni! “E’ il motivo per cui si è voluto misurare con il testo da me scritto per il Ballo dell’Orso” che si svolge a Jelsi nel periodo di Carnevale” ha spiegato Pierluigi Giorgio “ Ne ha creato una bellissima “Ballata” con il gruppo dei Radiolesa Team ed un video molto interessante. E’ stato immediatamente coinvolto dal messaggio che si evince dal contenuto. Un grande omaggio a Jelsi e al Molise intero: soprattutto un gesto di attenzione e sensibilità verso le tradizioni.” Guardare al futuro” -dice Danilo- “è un atteggiamento positivo che denota voglia di andare avanti verso nuovi sogni. Tutto ciò è propizio, a patto però che non ci si dimentichi del nostro passato, delle nostre tradizioni: non possiamo dimenticare da dove veniamo… senza radici un albero muore e preservare le proprie tradizioni ci permette di costruire il futuro su basi più solide e salvaguarda un consistente pezzo di cultura. In questo ambito si muove “La Ballata dell’Uomo-Orso” di Pierluigi; in questo ambito si muove il “Premio La Traglia”: contribuiscono a fare in modo che gli echi del nostro passato non si spengano, né vengano mai dimenticati: Aver potuto lavorare alla “Ballata” è stato per me fonte di privilegio di enorme soddisfazione: Spero che questo lavoro incontri la soddisfazione di tutti. Grazie di cuore…”
“Danilo merita questo premio” aggiunge P. Giorgio “ non perché sia noto in quanto cantante, ma per le sue doti profonde di umanità che ho potuto apprezzare e apprezzo sin da quando nacque la nostra amicizia fraterna in occasione di un documentario che girai con lui, per Geo&geo in Piemonte, la sua terra; o di recitals di parole da me recitate con i Nomadi all’interno dei concerti. Semplicità e umanità che ha sempre dimostrato nei riguardi delle minoranze etniche e dei più deboli e che fanno di lui, non un’icona stereotipata da star della canzone, ma un esempio di vita, un vero, tenerissimo uomo…”