La Festa del grano in onore di Sant'Anna a Samugheo
Apprezzamento, gratitudine e accoglienza a Samugheo per la delegazione di Jelsi.
Il gruppo è tornato dalla Sardegna.
La delegazione jelsese partita sabato per Samugheo con la maschera in spighe e grano realizzata per la festa di Sant'Anna 2008 dai “Cantiere dei Piccoli” che rappresentava la figura di un Mamutzone donata al Comune sardo, è tornata martedì a casa con un riscontro di sentimenti di simpatia ed entusiasmo. Allo scopo del programma “Museo diffuso”, si aggiunge un’altra perla di amicizia. L’amicizia, l’apprezzamento e l’accoglienza hanno contraddistinto infatti la trasferta nella bellissima isola tirrenica. Il gruppo animato sin dalla partenza da una diffusa esaltante allegria, (in mini-bus pilotato da “Pasquale nostro”) aveva in testa il Presidente della festa di S. Anna Augusto Passarelli, in rappresentanza del Comitato, dell’Amministrazione comunale e della comunità jelsese tutta; Marcello, Marco e Enrico, tre su sette del “Cantiere dei Piccoli” realizzatori dell’opera in grano sotto la guida di Concetta Miozzi, il deputato della Festa Antonio Maiorano e il regista Pierluigi Giorgio già amico dei Samughesi. Preannunciati da un servizio in video della sfilata di S. Anna sulla televisione sarda, quelli di Jelsi sono stati accolti dal Sindaco Emanuele Sanna (basterebbe un puntino tra la S e la A del cognome per avvalorare la ragione del viaggio…), dagli amministratori comunali e dal capo storico delle maschere samughesi, Gigi Deidda. Il Sindaco Sanna ha mostrato nel discorso di saluto, una grande preparazione sulla festa di Jelsi e sulla storia del paese facendo anche un parallelo tra le due comunità in quanto ad emigrazione e spopolamento ma anche al profondo attaccamento alle tradizioni. Se poi si aggiunge che il territorio samughese era menzionato come il”granaio di Sardegna”, il cerchio è completo… Dopo la lettura del messaggio del Sindaco di Jelsi Mario Ferocino, i saluti della Presidenza del Consiglio regionale Dott. Pietracupa, Il Comitato Festa del Grano ha sottolineato che la Festa di Sant’Anna, momento alto della comunità di Jelsi, viene vissuta da oltre 200 anni in spirito di servizio, proteggendo e salvaguardando questo bene inestimabile avuto in eredità per donarlo integro alle generazioni future. La Festa del Grano di Sant’Anna supera i confini locali e appartiene alle Grandi Tradizioni della Regione Molise.
La Festa del Grano di Sant’Anna è inserita e promossa tra le tradizioni di maggior rilievo della Regione Molise perché essa, seppur realizzata nell’ambito territoriale di Jelsi, rappresenta la cifra storico-culturale di una Regione che è luogo minerario di cultura e storia e contribuisce alla grandezza e dignità della intera nazione Italiana.
In questa dimensione di osmosi continua tra tradizione e innovazione, l’intera Comunità Jesese ha inseminato di opere in grano le città di Minturno, Campocavallo di Osimo, Savigliano, Sant’Anne de Prescott (Ontario), Montreal (Canada), L’Università degli Studi del Molise, i comuni di Pietracupa, Sant’Elia a Pianisi, La Comunità del Fortore Molisano, la Regione Molise, la città di Nettuno, la Cittadella Spirituale di Lourdes, il Comune di Agnone, SAMUGHEO, e prossimamente il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, Tufara, Castelnuovo al Volturno.
Segue la promessa del Sindaco Sanna già deputao e presidente del Consiglio regionale Sardo di esser presente alla prossima Festa di S. Anna che ringrazia e ricambia con gratitudine e lo scambio dei doni (cesti e traglietta da parte del Comitato, bandiera della Regione Molise e di rimando da parte dell’Amministrazione di Samugheo, il libro saggistico di Dolores Turchi sulle usanze del borgo sardo e prodotti tessili), ci si è spostati nella bellissima struttura moderna del Museo samughese con tanto di Sala Convegni e proiezioni. All’ingresso del Museo è stata collocata la maschera in grano di “S’URTZU” che ha attirato all’istante gli scatti dei fotografi e l’attenzione degli avventori giunti da tutta la Sardegna che, a quell’ora numerosissimi, visitavano le sale in attesa della sfilata pomeridiana delle maschere: una parata eccezionale, unica e variegata zoo-antropomorfa di ritualità propiziatoria di fertilità! Su Omadore, Su Carru’ e Minchileo, Is Cogas, Sos Tumbarinos di Gavoi, Sos Buttudos di Fonni, i Mamuthones e Issohadores di Mamoiada, Su Bundu di Orani, i Thurpos di Orotelli, i Boes’ e Merdules di Ottana, il gruppo ospite dei Buso ungheresi e a conclusione la spettacolarità di S’Urtzu e i Mamutzones di Samugheo.
Ora una parte dell’essenza di Jelsi è anche al di là del mare, in attesa della consegna della maschera in grano del Cervo a Castelnuovo al Volturno il prossimo 22 febbraio e prossimamente di quella del Diavolo a Tufara e dell’Orso al Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.