Croce litica. (Collezione V. D'Amico)
Armi storiche (Collezione V. D'Amico).
Terrecotte architettoniche. (Collezione V. D'Amico)
Antefissa di terracotta. (Collezione V. D'Amico)
Gronda di terracotta. (Collezione V. D'Amico)
Monete del periodo romano. (Collezione V. D'Amico)
Armi del periodo romano. (Collezione V. D'Amico)
Foto di Vincenzo D'Amico.
Riproduzione del quadro originale della famiglia di Andrea Valiante.
Lampadario di ferro battuto (Collezione Vincenzo D'Amico)
Lampadario di ferro battuto (Collezione Vincenzo D'Amico)
Tavolino in tarsia (Collezione Vincenzo D'Amico)
Ritratto del sacerdote Antonio D'Amico.
Tabernacolo. (Collezione V. D'Amico)
Frenetica attività per la sfilata di martedì 26 luglio.
La facciata della Casa da via Roma.
L'oggetto è stato recuperato dal medico di Jelsi nella chiesa di S.Biase.
Ulteriori notizie del pezzo sono nel volume "Jelsi. Storia e tradizioni di una comunità", a cura di G. Palmieri, A.Santoriello, Foggia 2005.
Dalla camera da letto di Vincenzo D'Amico.
Armi appartenute ai componenti della famiglia D'Amico nell'ottocento e nel novecento.
Elementi che decoravano le travi lignee del tempio di contrada cupa a Gildone.
Ulteriori notizie del pezzo sono nel volume "Sannio. Pentri e Frentani dal VI al I secolo a.c.", a cura di A.A.VV., Napoli 1981.
Proveniente da un edificio di Jelsi.
Ulteriori notizie del pezzo sono nel volume "Jelsi. Storia e tradizioni di una comunità", a cura di G. Palmieri, A.Santoriello, Foggia 2005.
Proveniente da un edificio di Jelsi.
Ulteriori notizie del pezzo sono nel volume "La tavola di Agnone nel contesto italico", a cura di L.Del Tutto Palma, Isernia 1996.
Monete bronzee provenienti dalla necropoli romana di Jelsi.
Armi di ferro provenienti dalla necropoli romana di Jelsi.
Questa foto si trova nello studio del medico.
In Casa Pinabello-D'Amico sono conservati, nell'archivio privato di Vincenzo D'Amico, numerosi documenti redatti da Andrea Valiante negli anni del suo soggiorno a Jelsi.
Realizzato da un fabbro di Jelsi negli '20-'30 del '900.
Realizzato dal fabbro di Jelsi Iacampo negli '20-'30 del '900.
Realizzato dagli artigiani di Jelsi negli '20-'30 del '900. Al centro vi è un medaglione con la rafficurazione dello scontro tra San Giorgio e il drago.
L'mmagine raffigura lo zio paterno di Vincenzo D'Amico, realizzata dallo stesso medico ricorrendo ad una foto conservata nel suo studio.
Vincenzo D'Amico era molto legato alla figura di questo zio perché come dice nell'introduzione al suo libro su Jelsi, egli lo instradò negli studi.
L'oggetto è stato recuperato dal medico di Jelsi nella chiesa di S.Biase.
Ulteriori notizie sono nel volume "Jelsi. Storia e tradizioni di una comunità", a cura di G. Palmieri, A.Santoriello, Foggia 2005.