ORIGINALE
COPIA
Provincia di Campobasso
OGGETTO: O.G.M. in agricoltura – Determinazioni.
L’anno duemilaquattro, addì nove, del mese di giugno, alle ore 19,00 nella sala adunanze consiliari, a seguito d’invito diramato dal Sindaco e notificato ai signori Consiglieri e norma di legge, si è riunito il Consiglio comunale in sessione ordinaria ed in seduta pubblica di prima convocazione.
Presiede l’adunanza il signor
avv.
assente presente resente assente presente resente
All’appello nominale risultano:
1. FEROCINO Mario X .
8. PANZERA Simona X .
2. IACONIANNI Maurizio . X
9. VALIANTE Salvatore X .
3. SANTELLA Mario
Albino X . 10. MORRONE Antonio . X
4. TESTA Costanzo X
. 11. CIACCIA Battista Martino . X
5. PASSARELLI Michele X
. 12. MAIORANO Francesco X .
6. MARTINO Anna . X 13.
MARTINO Giuseppe X
.
7. SANTELLA Nicola X . TOTALE 9
4
Giustificano l’assenza i signori
______________________________________________________.
Partecipa il Segretario Comunale dr. Maria Manes incaricato della redazione del verbale.
SEGRETARIO COMUNALE
Preventivamente consultato a norma dell’art.49 del T.U. n.267/2000, acquisiti i pareri pervenutigli dai Responsabili dei servizi relativamente alla copertura finanziaria, alla regolarità contabile ed alla regolarità tecnica, nonché ad ogni adempimento di registrazione riferibile alle spese eventualmente deliberate con il presente atto,
ATTESTA
di non aver rilevato vizi di legittimità e di aver conseguentemente espresso parere favorevole all’adozione del presente deliberato nel testo così come proposto e riportato all’interno.
Detto parere favorevole è altresì esteso alla regolarità contabile e, per quanto di competenza, alla regolarità tecnica.
IL SEGRETARIO COMUNALE
F.to dr. Maria Manes
IL PRESIDENTE
Constatato il numero legale degli intervenuti, dichiara aperta l’adunanza ed invita i presenti alla trattazione dell’argomento indicato in oggetto.
Di quanto innanzi è stato redatto il presente verbale, che viene sottoscritto come segue:
IL PRESIDENTE IL SEGRETARIO COMUNALE
F.to avv.
Copia conforme all’originale. IL SEGRETARIO COMUNALE
F.to dr. Maria Manes
Dalla Sede Municipale, lì
_____________
Il sottoscritto Segretario Comunale, visti gli atti d’ufficio,
CERTIFICA
che la presente deliberazione:
q E’ stata pubblicata mediante affissione all’Albo Pretorio comunale il _____________ per rimanervi 15 giorni consecutivi, come prescritto dall’art.124, comma1, del T.U. n.267/2000;
q E’ stata trasmessa, con lettera n. _______ in data _____________ all’organo regionale di controllo come prescritto dall’art.125, del T.U. n.267/2000;
Dalla Sede Municipale, lì _____________ IL SEGRETARIO COMUNALE
F.to dr. Maria Manes
DICHIARAZIONE DI ESECUTIVITA’
Il sottoscritto Segretario comunale certifica che la su estesa deliberazione è divenuta esecutiva per decorrenza dei termini ai sensi di legge.
Dalla Sede Municipale, lì _____________ IL SEGRETARIO COMUNALE
F.to dr. Maria Manes
ORGANO REGIONALE DI CONTROLLO
Prot. N. ____________
Nella seduta del ____________________________________ non rileva vizi di legittimità.
Campobasso, lì __________________
P.c.c.
Campobasso,
lì ____________________
IL PRESIDENTE IL SEGRETARIO GENERALE
___________________________ ____________________________________
E’ presente in aula l’Assessore Esterno signor D’Amico Pasquale.
E’ presente in aula l’Assessore Esterno signor Marinaro Sergio.
E’ presente in aula l’Assessore Esterno signor D’Amico Michele.
IL CONSIGLIO
COMUNALE
CONSIDERATO:
CHE i Governi dei 15, riuniti nel Consiglio del 13.4.1999, hanno invitato la Commissione a “essere in futuro ancora più determinata nel seguire il principio di precauzione” ed il Parlamento Europeo ha sottolineato “l’importanza dell’applicazione del principio di precauzione” riaffermando “l’esigenza fondamentale di un approccio precauzionale nell’ambito del See (Spazio Economico Europeo) alla valutazione delle richieste di commercializzazione degli organismi geneticamente modificati che si intendono inserire nella catena alimentare” (Risoluzione del Comitato Parlamentare misto dello Spazio economico europeo, 16 marzo 199);
CHE l’applicazione del principio di precauzione comporta, in sostanza, l’adozione di decisioni cautelative allorquando, in presenza di rischi gravi o irreversibili, non sia ancora possibile stabilire con certezza, sulla base delle conoscenze scientifiche disponibili, un’esatta relazione tra causa ed effetto;
CHE lo stesso principio di precauzione è stato considerato elemento fondante della proposta presentata dalla Commissione europea per la revisione in corso della normativa comunitaria sull’emissione deliberata nell’ambiente di organismi geneticamente modificati;
CHE l’introduzione nell’ambiente di organismi modificati legata, soprattutto, all’utilizzazione in agricoltura di sementi e varietà vegetali connesse a forme di sfruttamento intensivo, facendo largo impiego di mezzi tecnici, quali insetticidi, diserbanti e fitofarmaci in genere, può avere effetti negativi sulla diversità biologica delle forme viventi, per la riduzione della capacità di adattarsi e resistere al processo, graduale e continuo, di evoluzione naturale;
CHE permangono molte incertezze circa gli effetti delle tecniche di manipolazione genetica degli alimenti sulla salute dell’uomo e sull’ecosistema, in quanto tali effetti sono, al momento, incontrollabili e verificabili solo a lungo termine;
CHE il rapporto del Centro Comune di Ricerche della U.E. ha evidenziato l’impossibilità di far convivere agricoltura transgenica e agricoltura biologica e convenzionale, affermando che l’agricoltura biologica sarebbe irreversibilmente compromessa dalla contaminazione da O.G.M. e paventando, inoltre, forti rischi di perdita di competitività per l’agricoltura convenzionale;
CHE, in ogni caso, il principio di coesistenza, come affermato dalla Raccomandazione della Commissione del 23 luglio 2003, n.2003/556/CE, non è conciliabile con la fissazione di soglie di tolleranza;
CHE nei Regolamenti Comunitari è precisato che gli O.G.M. ed i prodotti ottenuti a partire da tali basi genetiche sono incompatibili con i metodi di produzione biologici;
CHE la presenza sul territorio di coltivazioni transgeniche può comportare il rischio di contaminazione genetica, con conseguente gravissimo danno all’ambiente, alle risorse naturali ed alle coltivazioni convenzionali e biologiche, anche in relazione all’irreversibilità delle ricadute sull’ambiente e sull’ecosistema;
CHE l’impiego di Organismi Geneticamente Modificati ( O.G.M.), ha determinato nell’opinione pubblica molteplici dubbi e perplessità per motivi di ordine etico, per le conseguenze sulla salute dei cittadini, per i rischi di danni irreversibili all’ecosistema;
CHE l’Italia, in generale ed il territorio provinciale, in particolare, vantano un variegatissimo e prezioso patrimonio alimentare, caratterizzato con una forte identità territoriale, tradizionale e culturale dalla produzione agricola e che non si può consentire la perdità di questa ricchezza, a causa dell’ingegnerizzazione dei prodotti tipici e naturali e della commistione di geni di diversa origine, che avrebbero evidenti ripercussioni negative sulla specificità delle nostre coltivazioni e sulla loro distribuzione territoriale;
CHE è indispensabile evitare che in un territorio destinato alla produzione di qualità vengano inserite piante geneticamente modificate, dal momento che la loro interazione ridurrebbe irrimediabilmente il valore della specificità, e che l’identità storica di ciascun prodotto finirebbe con il venir meno, risultando compromesse le vocazioni colturali di alcune aree produttive;
CHE la riforma della P.A.C. prevede un particolare impegno per il rispetto agro ambientale e per la produzione di alimenti di alta qualità e che pertanto è importante garantire, promuovere e conservare un modello di agricoltura basato sul rispetto dell’ambiente ed in grado di valorizzare le produzioni di origine e tradizionali;
CHE l’uso di sementi transgeniche rischia di portare ad una crescente uniformità genetica delle colture con una pericolosa dipendenza per tutte le filiere produttive da pochi detentori di brevetti genetici e chimici e con un conseguente infragilimento del sistema produttivo agro alimentare;
CHE tale dipendenza è straordinariamente alta nel settore delle sementi dove, di fatto, la quasi totalità dei semi viene prodotta al di fuori del territorio nazionale con relativa perdita di un settore strategico per il nostro Paese;
CHE l’utilizzo di sementi modificate, rischia di determinare diversi svantaggi per le imprese agricole che producono con sistemi tradizionali, tra cui la diminuzione dei prezzi di prodotti agricoli, la destagionalizzazione dei consumi e la modificazione dell’utilizzazione dei fattori della produzione all’interno delle aziende agricole con conseguente rischio di diminuzione del fabbisogno di manodopera e possibile esodo rurale;
CHE è ancora in corso di approvazione la normativa comunitaria relativa all’impiego di sementi contenenti O.G.M.;
CHE è compito della Provincia l’attuazione di una politica per la difesa del suolo, la tutela e valorizzazione dell’ambiente e delle risorse naturali e la prevenzione delle calamità;
ALL’UNANINITA’ dei voti espressi per alzata di mano
IMPEGNA
IL SINDACO
1. A DICHIARARE il territorio comunale libero da O.G.M., nel rispetto del principio di precauzione, e nelle more della messa a punto di idonei protocolli di sicurezza che, sulla base degli indirizzi comunitari, disponga la valutazione, su scala locale, dei rischi relativi all’impatto dell’emissione deliberata nell’ambiente di organismi geneticamente modificati e dei rischi relativi all’impatto sui sistemi agrari e naturali;
2. A CONTROLLARE, o far controllare che le attuali sperimentazioni avvengano nel rispetto delle norme vigenti ed in particolare della normativa comunitaria sull’uso confinato di O.G.M. e del D.Lgs. 8 luglio 2003, n.224 concernente l’emissione deliberata nell’ambiente di O.G.M.;
3. AD IMPEGNARSI per la tutela dei consumatori, individuando, allo scopo gli strumenti necessari ad un processo di identificazione degli alimenti interessati da tecnologie transgeniche e di conoscenza della reale provenienza dei prodotti contenenti O.G.M.;
4. A METTERE IN ATTO ogni intervento di competenza dell’amministrazione sul controllo di qualità degli alimenti agricolo-forestali e di allevamento prodotti nel territorio;
5. AD AVVIARE una seria campagna informativa, a tutti i livelli sugli alimenti biologici e di qualità, sull’importanza di una sana ed equilibrata alimentazione, sui rischi connessi al consumo di alimenti contaminati con particolare riguardo agli O.G.M. e alla loro diffusione dell’ambiente;
6. AD INFORMARE attraverso incontri, i produttori presenti sul territorio sui rischi dell’utilizzo di prodotti geneticamente modificati nella filiera produttiva ed i rivenditori di alimenti sugli attuali obblighi di etichettatura relativi ai prodotti contenenti O.G.M.;
7. A CREARE un tavolo di intesa tra produttori, industrie di trasformazione e di distribuzione del settore alimentare al fine di valorizzare le possibilità alternative che si creano sul mercato dei prodotti di origine e naturali;
8. AD INVITARE le aziende fornitrici di pasti e derrate alla mense pubbliche (includendo quindi le mense scolastiche) a dichiarare formalmente il non utilizzo di alimenti contenenti O.G.M. ed a prevedere l’inserimento di una specifica clausola vincolante in tal senso in occasione delle prossime gare d’appalto in ogni mensa pubblica;
9. A RICHIEDERE al Governo un impegno per:
a. Un controllo maggiore sui prodotti da semina per la possibile presenza di O.G.M.;
b. Una valorizzazione dei prodotti di origine, naturali e locali;
c. Far si che le procedure di autorizzazione di sperimentazione in campo aperto di O.G.M. prevedano la richiesta di parere dell’autorità amministrativa locale e sia resa di pubblico dominio;
10. AD INTERESSARE la Regione ed il Comuni presenti sul territorio circa gli orientamenti assunti dall’Amministrazione Provinciale sull’argomento O.G.M., verificando altresì la disponibilità di tali Enti a collaborare per il raggiungimento degli obiettivi sopra esposti;
11. A RICHIEDERE alla Unione Europea che la P.A.C. sia caratterizzata da una valorizzazione della qualità dei prodotti non modificati geneticamente, sviluppando la ricerca sul patrimonio naturale esistente in Europa;
12. A RITENERE la libera scelta tra agricoltura convenzionale, agricoltura biologica ed agricoltura transgenica inconciliabile con la fissazione, a livello comunitario, di soglie di tolleranza per la presenza di O.G.M. nelle sementi e negli alimenti destinati all’alimentazione umana ed animale.
A questo punto rientra il consigliere di minoranza Morrone Antonio.