ORIGINALE
COPIA
Provincia di Campobasso
OGGETTO: NO ALLA GUERRA! Dichiarazione di intenti.
L’anno duemilatre, addì diciotto, del mese di febbraio, alle ore 19,00 nella sala adunanze consiliari, a seguito d’invito diramato dal Sindaco e notificato ai signori Consiglieri e norma di legge, si è riunito il Consiglio comunale in sessione straordinaria ed in seduta pubblica di prima convocazione.
Presiede l’adunanza il signor avv. Mario Ferocino nella sua qualità di Sindaco.
assente presente resente assente presente resente
All’appello nominale risultano:
1. FEROCINO Mario X .
8. SANTELLA Nicola X .
2. IACONIANNI Maurizio . X 9. PANZERA Simona X .
3. SANTELLA Mario
Albino X . 10. MORRONE Antonio X
.
4. TESTA Costanzo X . 11.
CIACCIA Battista
Martino X .
5. PASSARELLI Michele X
. 12.
MAIORANO Francesco X
.
6. SANTELLA Giuseppe
Mario X . 13.
MARTINO Giuseppe X .
7. MARTINO Anna X . TOTALE 12 1
Giustificano l’assenza i signori
________________________________________________________.
Partecipa il Segretario Comunale dr. Maria Manes incaricato della redazione del verbale.
SEGRETARIO COMUNALE
Preventivamente consultato a norma dell’art.49 del T.U. n.267/2000, acquisiti i pareri pervenutigli dai Responsabili dei servizi relativamente alla copertura finanziaria, alla regolarità contabile ed alla regolarità tecnica, nonché ad ogni adempimento di registrazione riferibile alle spese eventualmente deliberate con il presente atto,
ATTESTA
di non aver rilevato vizi di legittimità e di aver conseguentemente espresso parere favorevole all’adozione del presente deliberato nel testo così come proposto e riportato all’interno.
Detto parere favorevole è altresì esteso alla regolarità contabile e, per quanto di competenza, alla regolarità tecnica.
IL SEGRETARIO COMUNALE
F.to dr. Maria Manes
IL PRESIDENTE
Constatato il numero legale degli intervenuti, dichiara aperta l’adunanza ed invita i presenti alla trattazione dell’argomento indicato in oggetto.
Di quanto innanzi è stato redatto il presente verbale, che viene sottoscritto come segue:
IL PRESIDENTE IL SEGRETARIO COMUNALE
F.to avv. Mario Ferocino F.to dr. Maria Manes
Copia conforme all’originale. IL SEGRETARIO COMUNALE
F.to dr. Maria Manes
Dalla Sede Municipale, lì
_____________
Il sottoscritto Segretario Comunale, visti gli atti d’ufficio,
CERTIFICA
che la presente deliberazione:
q E’ stata pubblicata mediante affissione all’Albo Pretorio comunale il _____________ per rimanervi 15 giorni consecutivi, come prescritto dall’art.124, comma1, del T.U. n.267/2000;
q E’ stata trasmessa, con lettera n. _______ in data _____________ all’organo regionale di controllo come prescritto dall’art.125, del T.U. n.267/2000;
Dalla Sede Municipale, lì _____________ IL SEGRETARIO COMUNALE
F.to dr. Maria Manes
DICHIARAZIONE DI ESECUTIVITA’
Il sottoscritto Segretario comunale certifica che la su estesa deliberazione è divenuta esecutiva per decorrenza dei termini ai sensi di legge.
Dalla Sede Municipale, lì _____________ IL SEGRETARIO COMUNALE
F.to dr. Maria Manes
ORGANO REGIONALE DI CONTROLLO
Prot. N. ____________
Nella seduta del ____________________________________ non rileva vizi di legittimità.
Campobasso, lì __________________
P.c.c.
Campobasso,
lì ____________________
IL PRESIDENTE IL SEGRETARIO GENERALE
___________________________ ____________________________________
E’ presente in aula l’Assessore esterno sig. Valiante Salvatore.
E’ presente in aula l’Assessore esterno sig. D’Amico Pasquale.
E’ presente in aula l’Assessore esterno sig. Marinaro Sergio.
E’ presente in aula l’Assessore esterno sig. D’Amico Michele.
IL SINDACO
DA LETTURA della dichiarazione di intenti per la pace, che intende proporre all’Assemblea:
<<RIAFFERMANDO la convinta adesione ai principi ed ai fini della Carta delle Nazioni Unite e della Costituzione Italiana, che escludono la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali e che impegnano il nostro Paese – e tutte le sue Istituzioni – ad operare per la pace e la giustizia nel mondo;
ALLARMATO per il rischio che la comunità internazionale si ritrovi presto coinvolta in una nuova drammatica guerra, annunciata dal governo degli Stati Uniti contro l’Iraq;
PREOCCUPATO fortemente per la decisione degli Stati Uniti di abbandonare la dottrina della legittima difesa per adottare quella della “guerra preventiva”, in base alla quale la guerra all’Iraq non sarebbe che la prima di una serie di azioni militari unilaterali contro tutti i Paesi sospettati di minacciare gli Stati Uniti;
CONVINTO che una strategia così destabilizzante mette fine al tabù della guerra ed infligge un durissimo colpo al diritto, alla pace ed alla sicurezza nel mondo;
SOTTOLINEANDO come la guerra comporti sempre maggiori perdite di vite umane e di beni materiali, calpesti ogni diritto umano, produca immani sofferenze a popolazioni inermi, provochi la distruzione indiscriminata - e sovente deliberata – di monumenti di inestimabile valore per la storia l’identità civile e religiosa dei popoli coinvolti;
CONSAPEVOLE del fatto che una nuova guerra di queste proporzioni, rappresenterebbe un pericolo anche per noi e per i nostri interessi – per l’Italia e per l’Europa – in quanto ci esporrebbe al rischio di violenze ed azioni terroristiche; accrescerebbe i sentimenti di odio contro gli americani ed i loro alleati, allargando il fossato che separa l’occidente ed il mondo islamico; allontanerebbe ancora di più la possibilità di mettere fine al conflitto arabo-israeliano e di costruire una pace giusta e duratura nel Medio-Oriente, che è la vera priorità dell’O.N.U. e dell’Europa; indebolirebbe i cosiddetti regimi arabi moderati e bloccherebbe ogni possibile evoluzione democratica di questi Paesi;
RITENENDO che il regime di Saddam Hussein – come tutti quelli che nel mondo si rendono responsabili di gravi violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale - vada contrastato dalle Nazioni Unite e dall’intera comunità internazionale, con i numerosi strumenti del diritto e della giustizia penale internazionale, già oggi disponibili;
ESPRIMENDO piena soddisfazione per il successo diplomatico ottenuto dalle Nazioni Unite, che ha portato il governo iracheno a accettare la ripresa incondizionata delle ispezioni sul proprio territorio;
SOTTOLINEANDO l’urgenza di rafforzare e democratizzare l’O.N.U. (unica casa comune di tutti i popoli del mondo) e tutte le altre Istituzioni internazionali, attraverso cui occorre – finalmente – mettere in funzione un sistema di sicurezza collettiva, dotato di tutte le risorse necessarie;
RIBADENDO la necessità di operare per la costruzione di un’Europa che sia strumento di pace e di giustizia nel mondo;
RIAFFERMANDO solennemente la propria disponibilità a collaborare con le scuole e le organizzazioni della società civile, per la diffusione e lo sviluppo della cultura dei diritti umani, della pace e della solidarietà;
RICHIAMANDO il solenne impegno di pace pronunciato a Assisi, lo scorso 24 gennaio 2002, dal Papa Giovanni Paolo II e dai capi di tutte le religioni: <<Mai più violenza. Mai più guerra. Mai più terrorismo>>, fermo restando che ogni persona dovrebbe proporsi come “Costruttore di Pace”;
S I C H I E D E
al Parlamento Italiano il rigoroso rispetto dell’art. 11 della Costituzione della Repubblica che, testualmente, recita:
<<L’Italia
ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e
come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in
condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità
necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia tra le
Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo>>;
al Parlamento ed al Governo Italiano, all’Europa, all’O.N.U. ed a tutti i responsabili della politica nazionale ed internazionale di:
1. svolgere un’incessante opera di mediazione, dialogo e persuasione, tesa a evitare lo scoppio di una nuova e disastrosa guerra, senza cedere alla logica dell’”ultimatum”;
2. negare ogni forma di assenso e di coinvolgimento militare nell’organizzazione di un possibile attacco armato contro l’Iraq, non autorizzato dall’O.N.U.;
3. esercitare ogni forma di pressione politica sul governo iracheno, affinché non ponga ulteriori ostacoli alla missione degli ispettori dell’O.N.U., impegnata promuovere e verificare il disarmo dell’Iraq;
4. mettere fine all’embargo che da dodici anni colpisce mortalmente la popolazione irachena;
5. mettere fine all’occupazione israeliana dei territori palestinesi; assumere tutte le misure di pressione e sanzione - diplomatiche ed economiche – per fermare l’escalation della violenza, assicurare la protezione delle popolazioni civili e riavviare il processo di pace (due popoli, due Stati);
6. promuovere la giustizia penale internazionale, accelerando l’insediamento della Corte Penale Internazionale;
7. convocare, nell’ambito delle Nazioni Unite, una Conferenza ed un negoziato per l’eliminazione di tutte le armi di distruzione di massa, a partire dal Medio-Oriente e dal Mediterraneo;
8. affrontare i conflitti e le gravi tensioni, che si concentrano in particolar modo nel Mediterraneo, con una progettualità lungimirante ed una coerente iniziativa politica, economica e culturale (unico modo per eliminare il terrorismo);
9. dare all’O.N.U. gli strumenti necessari per garantire, senza distinzioni, il pieno rispetto di tutte le risoluzioni approvate nel rispetto della Carta e del Diritto internazionale dei diritti umani>>;
IL CONSIGLIERE DI MAGGIORANZA Santella Giuseppe Mario
chiede che, sulla questione, venga messa a verbale la seguente dichiarazione, a sostegno del proprio voto contrario: <<in quanto ritiene che l’intervento armato preventivo in Iraq – oltre al ripristino della democrazia in uno stato soggetto a tirannia – serva ad eliminare uno degli uomini più pericolosi e tiranni del Medio-Oriente: anche perché è uno dei maggiori finanziatori di tutte quelle cellule dormienti, che potrebbero attentare alle civiltà occidentali>>;
IL CONSIGLIERE DI MINORANZA Ciaccia Battista Martino
a nome di tutta la minoranza consiliare, chiede che venga messa a verbale la seguente dichiarazione di voto contrario: <<i consiglieri di minoranza – ritenendo che la mozione presentata dalla maggioranza sia stata estrapolata da qualche sito di Rifondazione Comunista (con evidente anti-americanismo ideologico) – non riconoscendosi con l’ideologia di tale profilo estremista, votano contro la stessa. Inoltre, sensibili alle tematiche internazionali, auspicano – in modo meno ambizioso – una risoluzione pacifica della crisi, in piena sintonia con l’odierno documento dell’Unione Europea, riconoscendosi – in pieno – nelle parole del Presidente Ciampi “non può esserci guerra fuori dell’ambito O.N.U., non può esserci pace senza disarmare Saddam Hussein”. Ribadiamo, pertanto, la nostra posizione contro il terrorismo e contro la guerra>>;
IL CONSIGLIO
CON VOTI: n. 7 favorevoli e n. 5 contrari (dei consiglieri: Santella Giuseppe Mario, Morrone Antonio, Ciaccia Battista Martino, Maiorano Francesco e Martino Giuseppe), motivati dalle dichiarazioni soprariportate
DELIBERA
q
DI CONFERMARE – quale parte integrante e sostanziale del presente
deliberato – e condividere pienamente il messaggio esposto, in premessa, dal Sindaco;
q
DI RIPUDIARE la
guerra in conformità al suddetto articolo della Costituzione;
q
DI DICHIARARE il
Comune di Jelsi (CB) “COMUNE PER LA PACE”,
dandone massima diffusione tra la cittadinanza, le istituzioni dello Stato e
gli organismi internazionali.
CHIEDE
AL SINDACO E
ALLA GIUNTA
q
DI CONTRIBUIRE
sempre più alla crescita della cultura del dialogo e della pace tra popoli
diversi per storia e tradizioni: cultura della pace che non può essere tale
senza il perseguimento della giustizia sociale;
IMPEGNA
IL SINDACO E LA GIUNTA
q
A TENERE in
considerazione l’appello che - contro questa guerra - si leva dalla società
civile, dai giovani, dal mondo laico e religioso;
q
AD ESPRIMERE una
posizione di rifiuto nei confronti dell’entrata in guerra dell’Italia al di
fuori del contesto ONU: l’Italia non deve rinunciare alla sua vocazione di
Paese solidale, multietnico e multireligioso, per schierarsi in prima linea in
questa che rischia di trasformarsi in una guerra catastrofica e globale;
q
A PERORARE
un’azione nei confronti dell’industria volta ad accelerare al più presto
l’applicazione delle ricerche tecnologiche perché consentano un superamento
dell’utilizzo del petrolio che è una delle maggiori cause di conflitto dei
nostri tempi;
q
A RENDERE pubblica
la posizione di questo Consiglio
comunale ed a sostenerla in tutte le sedi, istituzionali e non, in cui essa
possa essere fatta valere per allontanare la possibilità di conflitto.
DELIBERA
q DI RENDERE con separata votazione (n. 7 favorevoli e n. 5 contrari), ai sensi dell’art.134, comma 4 del T.U. n.267/2000, il presente deliberato IMMEDIATAMENTE ESECUTIVO.